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Dove abita il mito?
A proposito di Paolo Fabbri, Tex Willer e qualche circostante*

Maurizio Del Ninno


I miti non ci dicono nulla che ci informi sull’ordinamento dell’universo, sulla natura del reale, sull’origine dell’uomo o sul suo destino […]. Per contro, i miti ci insegnano tante cose sulle società da cui provengono, ci aiutano a evidenziare il meccanismo più profondo del loro funzionamento, chiariscono l’esistenza di credenze, costumi, istituzioni di cui non riusciamo in un primo momento a comprendere la connessione; infine, ed è la cosa più importante, ci permettono di cogliere certe modalità operative della mente, così stabili nel corso dei secoli e così generalmente diffuse per vastissime zone da potersi considerare basilari, si può quindi cercare di ritrovarle in altre società e in altri campi della vita mentale in cui non si sospettava neppure che intervenissero (Lévi-Strauss 1971: tr. it.: 602).
 
Qualche giorno fa, di fronte a una mia parata levistraussiana, con molto candore, uno studente del primo anno, mi ha chiesto “Che cos’è un mito?” Abituato da sempre a riflettere sui contorni di questa nozione, mi sono trovato improvvisamente, ahimè, re nudo, costretto a imbastire una risposta. Me la sono cavata con una definizione “ostensiva”: riportando un esempio. Un bell’esempio, credo:

M. 272: Taulipang: origine del fuoco
Una volta, quando gli uomini non conoscevano ancora il fuoco, viveva una vecchia di nome Pelénosamó. Essa accatastava della legna sul focolare e vi si accovacciava sopra: dal suo ano uscivano le fiamme e la legna prendeva fuoco. Il suo speciale talento le permetteva di mangiare la manioca cotta, mentre gli altri la esponevano al calore del sole. Un giorno una bambina rivelò il segreto della vecchia. Poiché non voleva dividere con nessuno il suo fuoco, le legarono le gambe e le braccia, la posero sopra della legna e le aprirono l’ano con la forza. Il fuoco che essa evacuò si trasformò nelle pietre chiamate /Wato/ (= fuoco), quelle che danno il fuoco quando vengono battute una contro l’altra (Lévi-Strauss 1971b, tr. it.:13).


Clicca cui per accedere all'intero documento:   userfiles/dnm 2005 Dove abita il mito.pdf


*Pubblicato su E|C Rivista dell’Associazione Italiana di Studi Semiotica on-line (7.1.2005).